Indice
A | B | C | D | E | F | G | H | I | J | K | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | V | W | X | Y | Z | Numeri e Lettere
A
- Above the Fold: Porzione di una pagina web visibile senza scorrere verso il basso, che contiene gli elementi più importanti al fine di catturare l’attenzione degli utenti e incoraggiarli a visitare altre pagine del sito.
- Accelerated Mobile Pages (AMP): Framework open-source sviluppato da Google per creare pagine web veloci e ottimizzate per i dispositivi mobili, che si caricano istantaneamente e offrono una user experience fluida e reattiva.
- Ad Rank: Punteggio che determina la posizione di un annuncio di Google Ads nella SERP, calcolato moltiplicando il punteggio di qualità dell’annuncio per l’offerta massima per clic (CPC) dell’inserzionista.
- Adobe Analytics: Piattaforma di web analytics che consente di raccogliere, analizzare e visualizzare dati sul comportamento degli utenti su un sito web o un’app, fornendo informazioni dettagliate per ottimizzare le prestazioni e il ROI.
- Affiliato: Partner che promuove i prodotti o i servizi di un’altra azienda in cambio di una commissione sulle vendite o sulle azioni generate, utilizzando link speciali o codici di tracciamento.
- Algoritmo: Serie di istruzioni o regole ben definite utilizzate dai motori di ricerca per analizzare, ordinare e classificare i siti web nei risultati di ricerca in base a fattori come la pertinenza, l’autorità e la user experience.
- Algoritmo di ricerca Google: Insieme di algoritmi utilizzati da Google per determinare l’ordine e la pertinenza dei risultati di ricerca, che include componenti come RankBrain, Panda, Penguin e Hummingbird.
- Algoritmo Hilltop: Algoritmo di ricerca che valuta la rilevanza e l’autorità di una pagina web in base alla qualità e alla pertinenza dei siti che vi puntano, dando maggiore peso ai link provenienti da “esperti” o “autorità” in un determinato settore.
- Analisi dei file di log: Processo di esame dei file di log di un server web per raccogliere informazioni sul comportamento dei visitatori, come le pagine visualizzate, il tempo trascorso sul sito e le sorgenti di traffico, al fine di ottimizzare le prestazioni e l’usabilità del sito.
- Anchor text: Testo cliccabile di un link ipertestuale che descrive il contenuto della pagina di destinazione, fornendo ai motori di ricerca e agli utenti un’indicazione del contesto e della pertinenza del link.
- Article spinning: Pratica scorretta di riscrittura automatica di un articolo esistente, sostituendo parole o frasi con sinonimi per creare versioni “uniche” da utilizzare per il link building o per la pubblicazione su altri siti, spesso risultando in contenuti di bassa qualità e poco sensati.
- Article syndication: Processo di distribuzione di un articolo o di un contenuto originale su altri siti web o piattaforme, con l’obiettivo di aumentare la visibilità del brand, generare traffico di referral e ottenere link in entrata.
- Annuncio interstiziale: Annuncio a schermo intero che appare tra due pagine o durante una transizione all’interno di un’app o di un sito web, spesso utilizzato per la monetizzazione ma che può influire negativamente sulla user experience se invasivo o difficile da chiudere.
- Audit SEO: Analisi approfondita di un sito web per valutare le sue prestazioni in termini di ottimizzazione per i motori di ricerca, individuando aree di miglioramento come la struttura del sito, il contenuto, i link in entrata e i fattori tecnici.
- Autocompletamento Google: Funzione di Google che suggerisce automaticamente termini di ricerca comuni mentre gli utenti digitano le loro query, basandosi su fattori come la popolarità delle ricerche, la cronologia dell’utente e le tendenze attuali.
- Autorevolezza di un sito web: Misura della credibilità, dell’affidabilità e della competenza di un sito web agli occhi dei motori di ricerca e degli utenti, influenzata da fattori come la qualità dei contenuti, i link in entrata e la reputazione del brand.
- Attributo link sponsored: Attributo HTML utilizzato per identificare i link sponsorizzati o a pagamento all’interno di un contenuto, al fine di rispettare le linee guida dei motori di ricerca e mantenere la trasparenza nei confronti degli utenti.
- Attributo link UGC: Attributo HTML utilizzato per identificare i link generati dagli utenti all’interno di contenuti come commenti, forum o post di guest blogging, al fine di distinguerli dai link editoriali e di evitare potenziali penalizzazioni da parte dei motori di ricerca.
- Attributo ALT (Alternative text o alt text): Attributo HTML utilizzato per fornire una descrizione testuale di un’immagine, che viene visualizzata quando l’immagine non può essere caricata o che viene letta dagli screen reader per gli utenti con disabilità visive, contribuendo anche all’ottimizzazione SEO.
- Azione manuale: Intervento manuale da parte di un revisore umano di un motore di ricerca per penalizzare o rimuovere un sito web dai risultati di ricerca a causa di violazioni delle linee guida o di pratiche scorrette, come il coinvolgimento in schemi di link o la creazione di contenuti di spam.
B
- Backlink: Collegamento ipertestuale da una pagina web a un’altra, considerato un fattore di ranking importante dai motori di ricerca poiché indica la popolarità, la rilevanza e l’autorità della pagina collegata.
- Bing Webmaster Tools: Strumento gratuito offerto da Microsoft che consente ai proprietari di siti web di monitorare, mantenere e ottimizzare le prestazioni dei loro siti su Bing, fornendo informazioni su indicizzazione, traffico, keyword e potenziali problemi tecnici.
- Bingbot: Web crawler utilizzato da Microsoft Bing per scoprire, scansionare e indicizzare i contenuti dei siti web per il suo database di ricerca.
- Black Hat: Insieme di tattiche e tecniche di ottimizzazione per i motori di ricerca considerate scorrette o ingannevoli, come l’uso di keyword stuffing, il cloaking o gli schemi di link, che violano le linee guida dei motori di ricerca e possono portare a penalizzazioni o alla rimozione dai risultati di ricerca.
- Bounce rate (frequenza di rimbalzo): Percentuale di visitatori che abbandonano un sito web dopo aver visualizzato una sola pagina, senza interagire ulteriormente con il sito, spesso considerata un indicatore della qualità e della pertinenza del contenuto rispetto alle aspettative degli utenti.
- Breadcrumbs: Elemento di navigazione che mostra il percorso gerarchico di una pagina all’interno della struttura di un sito web, consentendo agli utenti di orientarsi e di tornare facilmente alle pagine precedenti o alle categorie principali.
C
- Call to Action (CTA): Istruzione o invito rivolto agli utenti per incoraggiarli a compiere un’azione specifica, come l’iscrizione a una newsletter, il download di una risorsa o l’acquisto di un prodotto, spesso presentato sotto forma di pulsante, link o messaggio accattivante.
- Cannibalizzazione delle keyword: Fenomeno che si verifica quando più pagine di un sito web competono per la stessa parola chiave o frase di ricerca, potenzialmente diluendo l’autorità di ranking e la pertinenza del sito per quella particolare query.
- Canonical: Vedi “URL canonica”.
- Carosello: Formato di annuncio visivo su piattaforme come Google Ads o social media, che presenta più immagini, video o prodotti in un formato scorrevole e interattivo per attirare l’attenzione degli utenti e incoraggiare il coinvolgimento.
- Certificato SSL: Certificato di sicurezza che abilita la crittografia dei dati tra un server web e un browser, garantendo che le informazioni sensibili (come i dati di pagamento o di accesso) siano trasmesse in modo sicuro e protetto.
- Citazione Local: Menzione online del nome, dell’indirizzo e del numero di telefono (NAP) di un’attività locale su directory, siti web, social media o altre piattaforme, che contribuisce al posizionamento nei risultati di ricerca locali.
- CMS: Acronimo di “Content Management System”, software che consente di creare, gestire e pubblicare contenuti su un sito web senza richiedere conoscenze approfondite di programmazione, come WordPress, Drupal o Joomla.
- Co-citazione: Menzione di due o più siti web o domini all’interno dello stesso articolo o contenuto, anche se non sono direttamente collegati tra loro, che può indicare una relazione o una pertinenza tematica agli occhi dei motori di ricerca.
- Competitive Analysis: Processo di ricerca e analisi delle strategie, delle tattiche e delle prestazioni dei concorrenti diretti di un’azienda, con l’obiettivo di identificare punti di forza, debolezze e opportunità per migliorare il proprio posizionamento sul mercato.
- Competitor in Google Ads: Inserzionista che compete per le stesse parole chiave o il pubblico di destinazione in Google Ads, influenzando la visibilità e il costo delle campagne pubblicitarie di un’azienda.
- Competitor nella ricerca organica: Sito web o azienda che compete per il posizionamento nei risultati di ricerca organici per parole chiave o argomenti simili, influenzando la visibilità e il traffico organico di un’azienda.
- Consolidamento del mercato: Processo attraverso il quale le aziende di un settore si uniscono o si acquisiscono a vicenda, riducendo il numero di attori indipendenti sul mercato e aumentando la concentrazione del potere economico.
- Contatti: Informazioni che consentono agli utenti di comunicare con un’azienda o un’organizzazione, come un indirizzo e-mail, un numero di telefono o un modulo di contatto online.
- Content Delivery Network (CDN): Rete distribuita di server che collaborano per fornire contenuti web in modo rapido ed efficiente agli utenti finali, memorizzando nella cache le risorse statiche (come immagini, video e file CSS/JavaScript) in località geografiche strategiche per ridurre la latenza e migliorare i tempi di caricamento delle pagine.
- Content hub: Sezione dedicata di un sito web che raggruppa contenuti approfonditi e di alta qualità su un argomento specifico, progettata per informare, coinvolgere e fidelizzare il pubblico di destinazione e per stabilire l’autorità e la competenza del brand in quel settore.
- Content Marketing: Strategia di marketing che prevede la creazione, la pubblicazione e la distribuzione di contenuti pertinenti e di valore per attirare, coinvolgere e fidelizzare un pubblico di destinazione ben definito, con l’obiettivo di guidare azioni profittevoli dei clienti.
- Contenuto: Informazioni presentate attraverso vari mezzi o formati, come testo, immagini, video o audio, per comunicare un messaggio, raccontare una storia o fornire valore a un pubblico specifico.
- Contenuto auto generato: Contenuti creati e pubblicati online dagli utenti anziché dai brand, come recensioni, commenti, post sui social media o video generati dagli utenti (UGC).
- Contenuto cornerstone: Contenuto fondamentale di alta qualità, completo e informativo che affronta in modo esaustivo un argomento chiave per il pubblico di destinazione di un sito web, spesso utilizzato come punto di riferimento e ottimizzato per parole chiave strategiche.
- Contenuto duplicato: Contenuto identico o sostanzialmente simile che appare su più pagine web all’interno dello stesso sito o su siti diversi, che può confondere i motori di ricerca e diluire l’autorità e la pertinenza delle pagine coinvolte.
- Contenuto evergreen: Contenuto che mantiene la sua rilevanza, accuratezza e valore nel tempo, senza essere legato a eventi, notizie o tendenze passeggere, e che continua ad attirare traffico e generare interesse a lungo termine.
- Contenuto gated: Contenuto di valore che richiede agli utenti di fornire informazioni personali (come un indirizzo e-mail o un profilo social) per accedervi, spesso utilizzato come strategia di lead generation per acquisire potenziali clienti.
- Contenuti generati da computer: Contenuti creati da algoritmi di intelligenza artificiale (AI) o da software di generazione del linguaggio naturale, spesso utilizzati per produrre rapidamente testi su larga scala ma che possono mancare di qualità, originalità o contestualizzazione.
- Conversion rate: Percentuale di visitatori di un sito web o di utenti esposti a una campagna di marketing che completano un’azione desiderata, come un acquisto, un’iscrizione o una richiesta di contatto.
- Conversion rate optimization: Processo di miglioramento della user experience e degli elementi di un sito web o di una campagna di marketing per aumentare la percentuale di visitatori che completano un’azione desiderata, massimizzando l’efficacia e il ROI degli sforzi di marketing.
- Conversione (obiettivo): Azione specifica e misurabile che un utente compie su un sito web o in risposta a una campagna di marketing, considerata di valore per un’azienda, come un acquisto, un’iscrizione, un download o una richiesta di contatto.
- Conversioni in acquisto: Numero o percentuale di visitatori di un sito web di e-commerce che completano un acquisto, un indicatore chiave delle prestazioni e della redditività del sito.
- Cookie: Piccolo file di testo memorizzato sul dispositivo di un utente da un sito web per ricordare informazioni come preferenze, cronologia di navigazione o stato di accesso, utilizzato per personalizzare l’esperienza utente e monitorare il comportamento degli utenti a fini di marketing e analisi.
- Core Web Vitals: Insieme di metriche definite da Google per valutare la user experience di un sito web, che includono la velocità di caricamento delle pagine (LCP), l’interattività (FID) e la stabilità visiva (CLS), e che influenzano il posizionamento nei risultati di ricerca.
- Copia cache: Versione memorizzata nella cache di una pagina web o di una risorsa, che può essere servita più rapidamente ai successivi visitatori senza dover generare nuovamente il contenuto dal server originale.
- Co-occorrenza: Presenza di due o più termini o frasi correlati all’interno dello stesso contenuto web, che può indicare una relazione semantica o contestuale tra i concetti, anche in assenza di un collegamento diretto.
- Costo del traffico: Costo totale sostenuto per acquisire visitatori su un sito web attraverso vari canali di marketing, come la pubblicità a pagamento, il marketing di affiliazione o l’ottimizzazione per i motori di ricerca.
- Costo del traffico dagli annunci Google: Costo totale sostenuto per acquisire visitatori su un sito web attraverso le campagne pubblicitarie di Google Ads, basato sul modello di costo per clic (CPC) o sul costo per mille impressioni (CPM).
- CPC: Acronimo di “Cost Per Click”, modello di tariffazione pubblicitaria in cui gli inserzionisti pagano una tariffa predeterminata ogni volta che un utente fa clic sul loro annuncio.
- CPM: Acronimo di “Cost Per Mille”, modello di tariffazione pubblicitaria in cui gli inserzionisti pagano una tariffa predeterminata per ogni mille impressioni (visualizzazioni) del loro annuncio.
- Crawl budget: Quantità di tempo e risorse che un motore di ricerca dedica alla scansione e all’indicizzazione di un sito web in un determinato periodo, influenzata da fattori come la dimensione del sito, la frequenza di aggiornamento dei contenuti e la qualità dei link interni.
- Crawler: Programma automatizzato, noto anche come spider o bot, che esplora e indicizza i contenuti dei siti web seguendo i link da una pagina all’altra. I web crawler sono utilizzati dai motori di ricerca per scoprire e catalogare le pagine web per i loro database di ricerca.
- CRM: Acronimo di “Customer Relationship Management”, strategia e insieme di strumenti utilizzati per gestire le interazioni e i dati dei clienti durante tutto il ciclo di vita del cliente, con l’obiettivo di migliorare le relazioni, fidelizzare i clienti e aumentare le vendite.
- CSS: Acronimo di “Cascading Style Sheets”, linguaggio utilizzato per descrivere la presentazione e la formattazione di un documento HTML, controllando aspetti come il layout, i colori, i caratteri e gli effetti visivi.
- CTR: Acronimo di “Click-Through Rate”, metrica che misura la percentuale di utenti che fanno clic su un annuncio o un risultato di ricerca dopo averlo visto, calcolata dividendo il numero di clic per il numero di impressioni.
- Cumulative Layout Shift: Metrica Core Web Vitals che misura la stabilità visiva di una pagina web, quantificando lo spostamento imprevisto degli elementi visivi durante il caricamento e il rendering della pagina, che può influire negativamente sulla user experience.
D
- Dati a livello nazionale: Informazioni aggregate raccolte e analizzate su scala nazionale, spesso utilizzate per identificare tendenze, modelli e benchmarking di settore.
- Dati clickstream: Dati che registrano la sequenza di clic e le interazioni di un utente durante la navigazione su un sito web o un’applicazione, fornendo informazioni sul comportamento e le preferenze degli utenti.
- Dati strutturati: Informazioni organizzate in un formato standardizzato e machine-readable, come schema.org o JSON-LD, che consentono ai motori di ricerca di comprendere meglio il contenuto e il contesto di una pagina web.
- Dati storici: Informazioni raccolte e archiviate nel tempo, che consentono di analizzare tendenze, modelli e cambiamenti a lungo termine per prendere decisioni informate.
- Densità della keyword: Frequenza con cui una parola chiave o una frase appare all’interno del contenuto di una pagina web rispetto al numero totale di parole, spesso espressa in percentuale.
- Difficoltà della keyword: Metrica che stima la concorrenza e lo sforzo necessario per posizionarsi nei risultati di ricerca per una specifica parola chiave, in base a fattori come l’autorità dei domini concorrenti, la rilevanza dei contenuti e il volume di ricerca.
- Difficoltà media: Valore medio della difficoltà delle keyword per un insieme di parole chiave o per un intero sito web, che fornisce un’indicazione generale della concorrenza e delle opportunità di posizionamento.
- Disavow: Processo attraverso il quale un proprietario di un sito web può comunicare a Google di ignorare specifici link in entrata considerati di bassa qualità, non naturali o potenzialmente dannosi per il posizionamento del sito.
- Disavow file: File di testo che elenca i domini o gli URL specifici che un proprietario di un sito web desidera che Google ignori ai fini del posizionamento, utilizzato nel processo di disavow dei link.
- Dofollow / Nofollow: Attributi HTML che indicano ai motori di ricerca se seguire o meno un collegamento ipertestuale per l’indicizzazione e il trasferimento dell’autorità di link. I link “dofollow” passano l’autorità, mentre i link “nofollow” la bloccano.
- Domain authority: Metrica sviluppata da Moz che predice la capacità di un dominio di posizionarsi nei risultati di ricerca, basata su fattori come la qualità e la quantità dei link in entrata, l’età del dominio e la presenza sui social media.
- Domain Rating (DR): Metrica sviluppata da Ahrefs che misura la forza e la qualità del profilo di link in entrata di un dominio su una scala da 0 a 100, basata sulla quantità e l’autorità dei domini di riferimento.
- Dominio principale: Dominio di livello più alto e generico di un sito web (ad esempio, “esempio.com”), che può contenere sottodomini o sottocartelle per organizzare i contenuti.
- Dwell time: Quantità di tempo che un utente trascorre su una pagina web dopo aver fatto clic su un risultato di ricerca prima di tornare alla SERP, considerato un potenziale indicatore della rilevanza e della qualità del contenuto.
E
- E-commerce: Attività di acquisto e vendita di prodotti o servizi attraverso Internet, che coinvolge transazioni online, sistemi di pagamento digitali e logistica per la consegna dei prodotti.
- Efficienza dell’argomento: Misura della pertinenza e della completezza con cui un contenuto affronta un argomento specifico, valutata in base a fattori come la copertura delle sottotematiche, la lunghezza e la profondità del contenuto.
F
- Feature della SERP: Elementi visivi o interattivi che appaiono nei risultati di ricerca oltre ai tradizionali risultati organici, come snippet in primo piano, caroselli di immagini, box di domande e risposte o risultati di video.
- File Disawow: File di testo che serve a comunicare a Google di ignorare specifici link in entrata considerati di bassa qualità o potenzialmente dannosi per il posizionamento del sito. Questo file viene sottoposto a Google tramite la Google Search Console come parte del processo di disconoscimento dei link.
- File robots.txt: File di testo posto nella directory principale di un sito web che fornisce istruzioni ai crawler dei motori di ricerca sulle pagine o le sezioni del sito da non scansionare o indicizzare.
- File sitemap.xml: File XML che elenca le pagine web di un sito, insieme a metadati come la frequenza di aggiornamento e la priorità, per aiutare i motori di ricerca a scansionare e indicizzare il sito in modo più efficiente.
- Frequenza di rimbalzo: Metrica analitica che rappresenta la percentuale di visitatori che lasciano un sito web dopo aver visualizzato una sola pagina senza interagire ulteriormente con il sito. Un’elevata frequenza di rimbalzo può indicare problemi di user experience, scarsa rilevanza del contenuto o tempi di caricamento lenti.
G
- GDPR: Acronimo di “General Data Protection Regulation”, regolamento dell’Unione Europea entrato in vigore nel 2018 che stabilisce le norme per la raccolta, l’utilizzo e la protezione dei dati personali degli individui all’interno dell’UE.
- Google Ads: Piattaforma pubblicitaria pay-per-click (PPC) di Google che consente alle aziende di creare e visualizzare annunci nei risultati di ricerca e nella rete di siti partner di Google.
- Google AdSense: Programma di pubblicità di Google che consente ai proprietari di siti web di guadagnare denaro visualizzando annunci contestuali sui loro siti, generati automaticamente in base al contenuto delle pagine.
- Google Alerts: Servizio di monitoraggio di Google che invia notifiche email quando nuovi contenuti che corrispondono a parole chiave o frasi specificate vengono indicizzati dal motore di ricerca.
- Google Analytics: Piattaforma di web analytics gratuita di Google che consente ai proprietari di siti web di monitorare e analizzare il traffico, il comportamento degli utenti e le prestazioni del sito.
- Google bombing: Pratica di manipolazione dei risultati di ricerca di Google attraverso la creazione di numerosi link in entrata verso una pagina web con un testo di ancoraggio specifico, spesso utilizzata per scopi umoristici o politici.
- Google Business Profile: Strumento gratuito di Google precedentemente noto come Google My Business, che consente alle aziende locali di gestire la loro presenza online attraverso la creazione di schede aziendali, la verifica delle informazioni, la pubblicazione di post e la gestione delle recensioni dei clienti. Le schede aziendali vengono visualizzate nei risultati di ricerca di Google e su Google Maps.
- Google Caffeine: Aggiornamento dell’infrastruttura di indicizzazione di Google rilasciato nel 2010, che ha migliorato la velocità e la freschezza dei risultati di ricerca, consentendo un’indicizzazione quasi in tempo reale dei nuovi contenuti.
- Google dance: Fluttuazioni temporanee nei ranking di ricerca che si verificano quando Google aggiorna il suo algoritmo o l’indice, spesso associate a importanti aggiornamenti del core algorithm.
- Google Hummingbird: Aggiornamento dell’algoritmo di ricerca di Google rilasciato nel 2013, che ha migliorato la comprensione del contesto e dell’intento delle query di ricerca, consentendo risultati più pertinenti per le ricerche conversazionali e semantiche.
- Google Looker Studio: Piattaforma di visualizzazione dei dati e reporting precedentemente nota come Google Data Studio, che consente di creare dashboard e report interattivi combinando dati da diverse fonti, come Google Analytics, Google Ads e database esterni.
- Google My Business: Strumento gratuito di Google che consente alle aziende locali di gestire la loro presenza online attraverso la creazione di schede aziendali, la verifica delle informazioni, la pubblicazione di post e la gestione delle recensioni dei clienti.
- Google Panda: Serie di aggiornamenti dell’algoritmo di ricerca di Google iniziata nel 2011, focalizzata sulla penalizzazione di siti web con contenuti di bassa qualità, duplicati o di scarso valore per gli utenti.
- Google Penguin: Serie di aggiornamenti dell’algoritmo di ricerca di Google iniziata nel 2012, progettata per identificare e penalizzare siti web che utilizzano tattiche di link building manipolative o contro le linee guida, come l’acquisto di link o i link scheme.
- Google Pigeon: Aggiornamento dell’algoritmo di ricerca locale di Google rilasciato nel 2014, che ha migliorato la pertinenza e l’accuratezza dei risultati di ricerca locali, integrando meglio i fattori di ranking tradizionali con i segnali locali.
- Google Search Console: Strumento gratuito di Google che consente ai proprietari di siti web di monitorare, mantenere e ottimizzare la presenza del proprio sito nei risultati di ricerca di Google, fornendo informazioni su indicizzazione, traffico, keyword e problemi tecnici.
- Google Top Heavy Update: Aggiornamento dell’algoritmo di ricerca di Google rilasciato nel 2012, che ha penalizzato i siti web con un’eccessiva quantità di annunci pubblicitari nella parte superiore della pagina, compromettendo l’esperienza utente.
- Google Webmaster Tools: Vecchio nome di Google Search Console, cambiato nel 2015.
- Googlebot: Web crawler utilizzato da Google per scansionare e indicizzare i contenuti dei siti web per il suo database di ricerca.
- Guest blogging: Pratica di scrivere e pubblicare articoli come autore ospite su siti web di terze parti, spesso con l’obiettivo di costruire backlink, aumentare la visibilità del brand e attirare traffico verso il proprio sito.
- Guestographic: Infografica creata appositamente per essere utilizzata in una strategia di guest blogging o di link building, spesso accompagnata da un breve articolo o introduzione personalizzata per il sito ospitante.
H
- Heading Tag: Tag HTML che definiscono le intestazioni di una pagina web. L’H1 è l’intestazione principale, seguita da H2, H3 e così via in ordine di importanza. Aiutano a strutturare il contenuto e a comunicare la gerarchia delle informazioni ai motori di ricerca.
- Heat Map (Heatmap): Rappresentazione grafica che mostra le aree di una pagina web dove gli utenti interagiscono maggiormente. Utilizza colori caldi per le zone ad alta interazione e colori freddi per quelle meno interessate. Aiuta a ottimizzare il design e il posizionamento dei contenuti chiave.
- HSTS: HTTP Strict Transport Security, meccanismo di sicurezza che impone al browser di utilizzare sempre una connessione HTTPS crittografata per un determinato sito web, anche se l’utente tenta di accedere tramite HTTP. Migliora la sicurezza prevenendo attacchi di downgrade e cookie hijacking.
- HTML: HyperText Markup Language, linguaggio di markup utilizzato per creare e strutturare il contenuto delle pagine web. Definisce gli elementi come titoli, paragrafi, link e immagini, fornendo la struttura di base di un sito web.
- HTTP: Hypertext Transfer Protocol, protocollo di comunicazione utilizzato per trasferire dati tra un server web e un browser. Definisce le regole per la richiesta e la risposta dei contenuti web, ma non crittografa i dati trasferiti.
- HTTPS: Versione sicura di HTTP, che utilizza la crittografia SSL/TLS per proteggere la comunicazione tra il server web e il browser. Garantisce che i dati sensibili, come password e informazioni personali, siano trasmessi in modo sicuro, prevenendo intercettazioni e manomissioni.
- Hreflang: Attributo HTML utilizzato per specificare la lingua e la regione geografica di una pagina web. Aiuta i motori di ricerca a servire la versione corretta di una pagina agli utenti in base alla loro lingua e posizione, migliorando l’esperienza utente e evitando contenuti duplicati.
I
- Impaginazione: Organizzazione e strutturazione dei contenuti di un sito web in pagine distinte, collegate tra loro attraverso link di navigazione. Una buona impaginazione migliora l’esperienza utente e la scansione dei contenuti da parte dei motori di ricerca.
- Impression: Visualizzazione di un annuncio o di un risultato di ricerca da parte di un utente. Le impressioni sono utilizzate come metrica per misurare la visibilità e l’efficacia delle campagne pubblicitarie e dei risultati organici.
- Indicizzazione: Processo mediante il quale i motori di ricerca scoprono, analizzano e memorizzano il contenuto delle pagine web nei loro database. L’indicizzazione è essenziale per l’inclusione delle pagine nei risultati di ricerca.
- Indicizzazione mobile-first: Approccio dei motori di ricerca che considera la versione mobile di un sito web come versione principale per l’indicizzazione e il ranking. Incoraggia la creazione di siti web ottimizzati per i dispositivi mobili.
- Indicizzabilità: Capacità di una pagina web di essere scoperta, analizzata e memorizzata dai motori di ricerca. Dipende da fattori come la struttura del sito, la qualità dei contenuti e la presenza di ostacoli tecnici all’indicizzazione.
- Interazioni su Facebook: Azioni compiute dagli utenti su un post o una pagina Facebook, come like, commenti e condivisioni. Le interazioni sono utilizzate come indicatori dell’engagement e della popolarità dei contenuti su Facebook.
- Interazioni su Twitter: Azioni compiute dagli utenti su un tweet, come like, retweet e risposte. Le interazioni sono utilizzate come indicatori dell’engagement e della popolarità dei contenuti su Twitter.
- Internal LinkRank: Metrica SEO che misura l’autorità e la rilevanza delle pagine interne di un sito web in base alla struttura dei link interni. Aiuta a identificare le pagine più importanti e a ottimizzare il flusso di link juice.
- Intento di ricerca: Scopo o obiettivo che un utente ha quando effettua una ricerca online. Può essere informativo, di navigazione o transazionale. Comprendere l’intento di ricerca è fondamentale per creare contenuti rilevanti e soddisfare le esigenze degli utenti.
- Istruzioni per i webmaster di Google: Linee guida e best practice fornite da Google per aiutare i webmaster a creare siti web di qualità e ottimizzati per i motori di ricerca. Seguire queste istruzioni può migliorare la visibilità e il ranking di un sito.
J
- Javascript: Linguaggio di programmazione utilizzato per creare interattività e dinamicità nelle pagine web. Può influenzare la SEO in quanto i motori di ricerca hanno alcune limitazioni nell’elaborazione dei contenuti generati da Javascript.
- Javascript SEO: Pratica di ottimizzazione dei siti web che utilizzano heavily Javascript per garantire che i contenuti siano accessibili e indicizzabili dai motori di ricerca. Prevede l’utilizzo di tecniche come il rendering lato server e la creazione di versioni HTML statiche.
K
- Keyword: Parole o frasi che gli utenti inseriscono nei motori di ricerca per trovare informazioni. Le keyword sono utilizzate per ottimizzare i contenuti di un sito web e migliorare la sua visibilità nei risultati di ricerca.
- Keyword Cannibalization: Situazione in cui più pagine di un sito web competono per la stessa keyword, disperdendo il potenziale di ranking. Può essere risolta consolidando i contenuti o ottimizzando le pagine per keyword diverse.
- Keyword Difficulty: Metrica che indica la difficoltà di posizionarsi per una specifica keyword nei risultati di ricerca. Dipende dalla concorrenza e dall’autorità dei siti web che già rankano per quella keyword.
- Keyword density: Percentuale di volte in cui una keyword appare all’interno del contenuto di una pagina web rispetto al numero totale di parole. Una densità eccessiva può essere considerata keyword stuffing e penalizzata dai motori di ricerca.
- Keyword long tail: Keyword più lunghe e specifiche, composte da tre o più parole. Hanno meno volume di ricerca ma anche meno concorrenza, e possono portare traffico di qualità e conversioni.
- Keyword research: Processo di ricerca e analisi delle keyword rilevanti per un sito web o un business. Coinvolge l’identificazione delle keyword con alto potenziale di traffico e conversione, e la valutazione della loro difficoltà e concorrenza.
- Keyword stemming: Capacità dei motori di ricerca di riconoscere e considerare le varianti di una keyword (ad es. singolare/plurale, forme verbali) come equivalenti dal punto di vista semantico.
- Keyword stuffing: Pratica scorretta di inserire un numero eccessivo di keyword nel contenuto di una pagina web, spesso a scapito della leggibilità e della qualità. Può portare a penalizzazioni da parte dei motori di ricerca.
- Knowledge Graph di Google: Database di informazioni strutturate utilizzato da Google per fornire risposte rapide e dirette alle query degli utenti, senza la necessità di visitare altri siti web. Si basa su dati raccolti da varie fonti autorevoli.
- Knowledge Panel di Google: Riquadro che appare a destra dei risultati di ricerca di Google, contenente informazioni sintetiche su un argomento, un’entità o un brand. Le informazioni provengono dal Knowledge Graph di Google.
L
- Landing page: Pagina web specificamente progettata per convertire i visitatori in clienti o lead. È il punto di atterraggio degli utenti che cliccano su un annuncio o un link, e ha l’obiettivo di spingerli a compiere un’azione desiderata.
- Largest Contentful Paint: Metrica di performance web che misura il tempo impiegato per il rendering dell’elemento di contenuto più grande (ad es. un’immagine o un blocco di testo) all’interno della viewport. È un indicatore della velocità di caricamento percepita dall’utente.
- Le persone hanno chiesto anche (o PPA): Funzionalità di Google che mostra domande correlate alla query di ricerca originale, suggerendo agli utenti altri argomenti di interesse. Può fornire spunti per la creazione di contenuti.
- Link: Collegamento ipertestuale che consente di navigare da una pagina web a un’altra. I link sono fondamentali per la SEO in quanto veicolano autorità e rilevanza tra le pagine.
- Link a pagamento: Link acquisiti attraverso il pagamento di una somma di denaro al proprietario del sito web. Sono considerati una pratica scorretta e possono portare a penalizzazioni da parte dei motori di ricerca.
- Link bait: Contenuto di alta qualità e interesse creato con l’obiettivo di attrarre link naturali da altri siti web. Può includere infografiche, ricerche originali, guide esaustive, ecc.
- Link building: Processo di acquisizione di link in entrata da altri siti web verso il proprio. È una componente fondamentale della SEO off-page e aiuta a migliorare l’autorità e il ranking di un sito.
- Link editoriale: Link inserito all’interno del contenuto principale di una pagina web, solitamente accompagnato da un testo di ancoraggio rilevante. Ha più valore rispetto ai link presenti nel footer o nella sidebar.
- Link equity: Valore e autorità trasmessi da un link in entrata a una pagina web. Dipende dalla qualità e dalla pertinenza del sito web che origina il link.
- Link esterni: Link che puntano da un sito web a un altro. Sono importanti per la SEO in quanto segnalano ai motori di ricerca la popolarità e la rilevanza di una pagina.
- Link farm: Gruppo di siti web creati con l’unico scopo di generare link in entrata verso un sito target. È una pratica scorretta e può portare a penalizzazioni da parte dei motori di ricerca.
- Link follow: Link che passa link equity e autorità al sito web di destinazione. È l’impostazione predefinita per la maggior parte dei link.
- Link inbound: Collegamenti ipertestuali che puntano verso una pagina web o un sito web da altre pagine o siti web esterni. Noti anche come backlink o link in entrata, i link inbound sono un importante fattore di ranking nei motori di ricerca, in quanto indicano la popolarità, la rilevanza e l’autorità di una pagina o di un sito web. La qualità e la quantità dei link inbound influenzano positivamente il posizionamento nei risultati di ricerca organici.
- Link interno: Link che collega due pagine all’interno dello stesso sito web. Aiuta a stabilire la struttura del sito, a distribuire l’autorità delle pagine e a migliorare la navigazione per gli utenti.
- Link in uscita: Link che punta dal proprio sito web a un altro. Può trasferire parte dell’autorità del sito di origine al sito di destinazione.
- Link Juice: Vedi “Link equity”.
- Link naturale: Link acquisito spontaneamente grazie alla qualità e all’interesse dei contenuti di un sito web. È il tipo di link più apprezzato dai motori di ricerca.
- Link non naturali: Link acquisiti attraverso pratiche manipolative o scorrette, come l’acquisto di link o la partecipazione a schemi di link. Possono portare a penalizzazioni da parte dei motori di ricerca.
- Link popularity: Metrica che misura la quantità e la qualità dei link in entrata verso un sito web. È un fattore importante per il ranking, in quanto i link sono interpretati come “voti di fiducia” da parte di altri siti.
- Link reclamation (o recupero link): Pratica di individuare e ripristinare link in entrata che puntano a pagine inesistenti o non funzionanti del proprio sito web. Aiuta a recuperare link equity e traffico potenzialmente perso.
- Link reciproco: Scambio di link tra due siti web, in cui ciascuno inserisce un link verso l’altro. Se fatto in modo naturale e pertinente può essere accettabile, ma se eccessivo o manipolativo può essere considerato una pratica scorretta.
- Link rotting: Processo per cui i link diventano non funzionanti nel tempo, a causa della rimozione o del trasferimento delle pagine di destinazione. Può causare perdita di link equity e user experience negativa.
- Link rotto: Link che punta a una pagina web inesistente o non funzionante, restituendo un errore 404. I link rotti possono influire negativamente sulla user experience e sulla SEO.
- Link scheme (o schema di link): Tattica manipolativa volta ad aumentare artificialmente la popolarità di un sito web attraverso la creazione di link non naturali. È una violazione delle linee guida dei motori di ricerca e può portare a penalizzazioni.
- Link sitewide: Link presente in modo consistente su tutte le pagine di un sito web, solitamente nel footer o nella sidebar. Ha meno valore rispetto ai link editoriali, e se eccessivo può essere considerato un segnale di spam.
- Link spam: Pratica di inserire link non richiesti e non pertinenti nei commenti dei blog, nei forum o in altri siti web, con l’intento di aumentare artifisiosamente la popolarità di un sito. È una tattica scorretta e può portare a penalizzazioni.
- Link velocity: Velocità con cui un sito web acquisisce nuovi link in entrata nel tempo. Un aumento improvviso e innaturale della link velocity può essere interpretato come un segnale di manipolazione e attirare l’attenzione dei motori di ricerca.
- Local Finder: Funzionalità di Google che mostra le attività commerciali locali pertinenti per una determinata query di ricerca, insieme a informazioni come indirizzo, orari di apertura e recensioni degli utenti.
- Local pack: Insieme di tre risultati locali che appare in cima alla SERP di Google per le query con intento di ricerca locale. Include nome dell’attività, indirizzo, numero di telefono e link alla pagina Google My Business.
- Local search marketing: Strategia di ottimizzazione volta a migliorare la visibilità di un’attività commerciale nei risultati di ricerca locali. Include l’ottimizzazione della scheda Google My Business, la gestione delle recensioni online e la costruzione di citation locali.
- Local SEO: Insieme di pratiche volte a migliorare il posizionamento di un sito web o di un’attività commerciale nei risultati di ricerca locali. Si concentra su fattori come la pertinenza geografica, le recensioni degli utenti e la coerenza delle informazioni NAP.
- Log di accesso: File che registra tutte le richieste ricevute da un server web, includendo informazioni come l’indirizzo IP del visitatore, la data e l’ora della richiesta, la pagina richiesta e il codice di stato HTTP restituito.
M
- Markup Schema: Codice strutturato che può essere aggiunto alle pagine HTML per fornire ai motori di ricerca informazioni aggiuntive sul contenuto. Aiuta i motori di ricerca a comprendere meglio il contesto e il significato dei dati, e può attivare rich snippet nei risultati di ricerca.
- Meta description: Tag HTML che fornisce una breve descrizione del contenuto di una pagina web. Viene spesso utilizzato come snippet nei risultati di ricerca, e può influenzare il CTR di un risultato.
- Meta keywords: Tag HTML utilizzato in passato per specificare le keyword rilevanti per una pagina web. Oggi non ha più alcun impatto sulla SEO, in quanto i motori di ricerca lo ignorano a causa dell’abuso e della manipolazione.
- Meta redirect: Tipo di reindirizzamento lato client che utilizza i meta tag HTML per istruire i browser a reindirizzare gli utenti da una pagina a un’altra. Non è considerato una best practice SEO ed è preferibile utilizzare i reindirizzamenti lato server.
- Meta robots tag: Tag HTML che indica ai motori di ricerca come indicizzare e mostrare una pagina web nei risultati di ricerca. Può essere utilizzato per controllare l’indicizzazione, il following dei link e la visualizzazione dello snippet.
- Meta tag: Elementi HTML posizionati nella sezione head di una pagina web, che forniscono informazioni aggiuntive sul contenuto della pagina ai motori di ricerca e ai browser. Includono title tag, meta description, meta robots, ecc.
- Meta tag Open Graph: Meta tag specifici utilizzati per controllare la visualizzazione di una pagina web quando viene condivisa sui social media. Definiscono il titolo, la descrizione, l’immagine e altri elementi che appaiono nell’anteprima della pagina.
N
- NAP: Acronimo di “Name, Address, Phone”, si riferisce alle informazioni di base di un’attività commerciale locale. La coerenza e l’accuratezza dei dati NAP sui diversi siti web e directory locali è un fattore importante per la Local SEO.
- Navigational Query: Tipo di query di ricerca in cui l’utente cerca un sito web o una pagina specifica di cui conosce già l’esistenza. Ad esempio, digitare “facebook” per raggiungere il sito di Facebook.
- Negative SEO: Insieme di tattiche volte a danneggiare il posizionamento di un sito web concorrente nei risultati di ricerca. Può includere la creazione di link tossici, l’hacking del sito, il duplicazione dei contenuti, ecc. È una pratica non etica e illegale.
- Negativi cross-group: Parole chiave o termini che, se presenti in una query di ricerca, fanno sì che un annuncio non venga mostrato. Sono utilizzati nelle campagne Google Ads per evitare di mostrare annunci per query non pertinenti o non desiderate.
- Noindex: Direttiva meta robots che istruisce i motori di ricerca a non indicizzare una pagina web. Può essere utilizzata per escludere pagine duplicate, thin content o pagine non rilevanti per la SEO.
- Non fornito: Termine che appare nei rapporti di analytics quando i dati sulle parole chiave di ricerca non sono disponibili, a causa dell’aumento delle ricerche crittografate (HTTPS). Rende più difficile l’attribuzione del traffico organico alle specifiche keyword.
- Noreferrer: Attributo del tag HTML <a> che istruisce i browser a non passare informazioni sul referrer al sito di destinazione quando un utente clicca sul link. Può essere utilizzato per motivi di privacy o per evitare di passare link juice a siti esterni.
O
- Open Graph: Protocollo di markup che consente di controllare come una pagina web viene visualizzata quando viene condivisa sui social media. Definisce elementi come il titolo, la descrizione e l’immagine di anteprima.
- Outreach email: Email inviata a blogger, giornalisti o proprietari di siti web con l’obiettivo di promuovere un contenuto, costruire relazioni o acquisire link. Richiede una personalizzazione e un valore aggiunto per essere efficace.
P
- Pacchetto locale: Insieme di tre risultati locali che appare in cima alla SERP di Google per le query con intento di ricerca locale. Include nome dell’attività, indirizzo, numero di telefono e link alla pagina Google My Business.
- Page Authority: Metrica sviluppata da Moz che predice la capacità di una pagina web di posizionarsi nei risultati di ricerca. Si basa su fattori come la qualità e la quantità dei link in entrata, la pertinenza del contenuto e l’autorità del dominio.
- PageRank: Algoritmo originale di Google che assegna un punteggio a ogni pagina web in base alla quantità e alla qualità dei link che puntano ad essa. Anche se non più aggiornato pubblicamente, rimane un concetto fondamentale della SEO.
- Page speed: Velocità con cui una pagina web si carica e diventa interattiva per gli utenti. È un fattore di ranking di Google e può influenzare la user experience e il tasso di conversione di un sito.
- Pagina di entrata: Qualsiasi pagina attraverso cui un utente accede a un sito web. Può essere la homepage, una pagina di prodotto, un articolo del blog o qualsiasi altra pagina raggiungibile tramite i motori di ricerca o i link esterni.
- Pagina doorway: Pagina web creata specificamente per posizionarsi per determinate parole chiave e reindirizzare il traffico verso un’altra pagina o sito. È considerata una pratica black hat SEO e può portare a penalizzazioni.
- Pagina gateway: Pagina web che agisce come porta d’ingresso a un sito web. Solitamente è un sinonimo di homepage.
- Pagina ponte (o Bridge Page): Pagina web utilizzata per collegare due pagine o sezioni diverse di un sito. Può essere utilizzata per migliorare il flusso di link juice interno e la navigazione del sito.
- Pagine indicizzate: Pagine web che sono state scoperte, analizzate e memorizzate nel database di un motore di ricerca. Possono apparire nei risultati di ricerca se considerati rilevanti per una determinata query.
- Pagine orfane: Pagine web che non hanno link in entrata da altre pagine del sito. Sono difficili da raggiungere per gli utenti e i crawler dei motori di ricerca, e possono non essere indicizzate correttamente.
- Pagine risorse: Pagine web create per fornire informazioni utili e di valore su un determinato argomento. Hanno lo scopo di educare e informare gli utenti, e possono attrarre link naturali da altri siti.
- Parole chiave: Parole o frasi che gli utenti inseriscono nei motori di ricerca per trovare informazioni. Sono utilizzate per ottimizzare i contenuti di un sito web e migliorare la sua visibilità nei risultati di ricerca.
- Parola chiave a coda lunga: Keyword più lunga e specifica, composta da tre o più parole. Ha meno volume di ricerca ma anche meno concorrenza, e può portare traffico di qualità e conversioni.
- Parole chiave a coda corta: Keyword generica e ad alto volume, composta da una o due parole. Ha molta concorrenza e può essere difficile da posizionare, ma può generare un traffico significativo.
- Parole chiave branded: Keyword che includono il nome del brand, del prodotto o del servizio. Sono importanti per la visibilità del marchio e per intercettare gli utenti che cercano specificamente il brand.
- Parole chiave secondarie: Keyword correlate alla keyword principale di una pagina, che aiutano a fornire contesto e completezza al contenuto. Possono essere sinonimi, varianti o termini correlati.
- Parole chiave seed: Keyword di partenza utilizzate nella fase di ricerca delle parole chiave. Sono solitamente termini generici che descrivono il prodotto, il servizio o il settore di riferimento.
- Parola chiave LSI: Acronimo di “Latent Semantic Indexing”, si riferisce a parole o frasi correlate semanticamente alla keyword principale. L’utilizzo di parole chiave LSI può aiutare i motori di ricerca a comprendere meglio il contesto e la pertinenza di un contenuto.
- Penalizzazione: Azione intrapresa dai motori di ricerca per ridurre la visibilità di un sito web nei risultati di ricerca, a causa di pratiche SEO manipolative o violazioni delle linee guida. Può essere manuale o algoritmica.
- Penalizzazione Google: Specifica penalizzazione applicata da Google a un sito web che viola le sue linee guida per webmaster. Può includere la rimozione delle pagine dai risultati di ricerca o il declassamento dell’intero sito.
- Pogo-sticking: Comportamento degli utenti che entrano in una pagina dai risultati di ricerca e poi tornano rapidamente ai risultati per cliccare su un altro. Può essere un segnale di insoddisfazione per i motori di ricerca e influenzare negativamente il ranking.
- Posizionamento della parola chiave: Posizione in cui una determinata pagina web appare nei risultati di ricerca per una specifica keyword. Un posizionamento più alto significa maggiore visibilità e traffico potenziale.
- Potenziale di clic: Probabilità che un utente clicchi su un risultato di ricerca quando cerca una determinata keyword. Dipende da fattori come la posizione del risultato, il titolo e lo snippet.
- PPC: Acronimo di “Pay-Per-Click”, modello pubblicitario in cui l’inserzionista paga ogni volta che un utente clicca sul suo annuncio. È utilizzato nelle campagne di ricerca a pagamento come Google Ads.
- Precisione stimata: Metrica che indica a Google Ads il grado di corrispondenza tra una parola chiave e le ricerche effettive degli utenti. Influenza il posizionamento e il costo degli annunci.
- Prezzo del traffico sui motori di ricerca: Costo necessario per acquisire una visita da una ricerca a pagamento. Dipende dalla concorrenza per una determinata keyword e dal settore di riferimento.
- Private Blog Network (PBN): Rete di siti web controllati da un unico soggetto, utilizzata per creare link verso un sito principale con l’obiettivo di migliorarne il posizionamento. È una pratica black hat SEO rischiosa e sconsigliata.
- Profilo Link: Insieme di link in entrata verso un sito web, analizzato in base a fattori come la qualità, la pertinenza, l’autorità e la diversità dei siti di origine. Un profilo link sano e naturale è importante per la SEO.
- Profilo dell’attività su Google: Insieme di informazioni su un’attività locale mostrate da Google nei risultati di ricerca e nelle mappe. Include dati come nome, indirizzo, orari, recensioni e foto.
- Pubbliche relazioni: Attività volte a gestire la reputazione di un brand e a costruire relazioni positive con il pubblico e i media. Possono supportare la SEO attraverso la creazione di contenuti di valore e l’acquisizione di link autorevoli.
- Punteggio di leggibilità: Misura della facilità con cui un testo può essere letto e compreso da un lettore medio. Può essere calcolato utilizzando formule come l’indice di Flesch-Kincaid o il Gunning Fog Index.
- Punteggio di qualità: Metrica utilizzata da Google Ads per valutare la pertinenza e la qualità di un annuncio, di una parola chiave e della pagina di destinazione. Influenza il posizionamento, il costo per clic (CPC) e altri fattori delle campagne a pagamento.
Q
- Query di ricerca: Parole o frasi che un utente inserisce in un motore di ricerca per trovare informazioni su un determinato argomento.
- Query informativa: Tipo di query di ricerca in cui l’utente cerca informazioni su un argomento, senza necessariamente avere l’intenzione di compiere un’azione specifica.
- Query navigazionale: Tipo di query di ricerca in cui l’utente cerca di raggiungere un sito web o una pagina specifica, inserendo il nome del brand o dell’azienda.
- Query transazionale: Tipo di query di ricerca in cui l’utente ha l’intenzione di compiere un’azione, come acquistare un prodotto, scaricare un file o registrarsi a un servizio.
R
- RankBrain: Algoritmo di apprendimento automatico utilizzato da Google per comprendere meglio il significato delle query di ricerca e fornire risultati più pertinenti.
- Ranking Factor: Fattore che influenza la posizione di un sito web nei risultati di ricerca, come la qualità dei contenuti, i link in entrata, la velocità di caricamento e la user experience.
- Rendirizzamento: Tecnica utilizzata per reindirizzare gli utenti e i motori di ricerca da una URL a un’altra, utilizzando codici di stato HTTP come 301 (redirect permanente) o 302 (redirect temporaneo).
- Recensioni: Opinioni e valutazioni lasciate dagli utenti su prodotti, servizi o attività locali. Possono influenzare la reputazione online e il comportamento di acquisto dei consumatori.
- Referral domains: Domini web che contengono link in entrata verso un sito web. Un alto numero di referral domains di qualità può migliorare l’autorità e il posizionamento di un sito.
- Referrer: URL del sito web da cui un utente proviene prima di atterrare su un’altra pagina web. Questa informazione è contenuta nell’intestazione HTTP della richiesta.
- Richiesta di riconsiderazione: Processo attraverso il quale un proprietario di un sito web può richiedere a Google di rivedere una penalizzazione manuale, dopo aver apportato le necessarie modifiche per conformarsi alle linee guida per webmaster.
- Ricerca keyword: Processo di ricerca e analisi delle parole chiave pertinenti per un sito web o una campagna SEO, al fine di ottimizzare i contenuti e migliorare la visibilità nei risultati di ricerca.
- Ricerca verticale: Tipo di ricerca specializzata che si concentra su un settore o una categoria specifica, come ricette, notizie, video o prodotti.
- Ricerca vocale: Tipo di ricerca in cui gli utenti utilizzano comandi vocali per cercare informazioni su dispositivi come smartphone o smart speaker.
- Ricerche correlate: Suggerimenti di ricerca forniti da Google nella parte inferiore della pagina dei risultati, basati sulla query originale dell’utente e sulle ricerche comuni di altri utenti.
- Rich snippet: Risultato di ricerca arricchito con informazioni aggiuntive come valutazioni, prezzi, disponibilità o dati strutturati, che migliorano la visibilità e il tasso di click.
- Risultato zero: Risposta diretta fornita da Google nella parte superiore della pagina dei risultati di ricerca, senza la necessità di cliccare su un sito web specifico.
- Risultati: Elenco di pagine web, immagini, video e altri contenuti restituiti da un motore di ricerca in risposta a una query di ricerca.
- Risultati di ricerca organici: Risultati di ricerca non a pagamento, generati dall’algoritmo di un motore di ricerca in base alla pertinenza e all’autorità delle pagine web.
- Robots.txt: File di testo che fornisce istruzioni ai crawler dei motori di ricerca su quali pagine o sezioni di un sito web possono essere scansionate e indicizzate.
- ROI: Acronimo di “Return on Investment”, indica il ritorno sull’investimento di una campagna SEO o di marketing, calcolato come il rapporto tra i profitti generati e i costi sostenuti.
S
- SaaS: Acronimo di “Software as a Service”, modello di distribuzione del software in cui un’applicazione è ospitata centralmente e resa disponibile agli utenti tramite internet.
- SAB: Acronimo di “Site Authority Boost”, tecnica SEO che consiste nell’utilizzare l’autorità di un sito web esistente per migliorare il posizionamento di un nuovo sito o di una pagina specifica.
- Sandbox Google: Ipotetico filtro applicato da Google ai nuovi siti web, che limita temporaneamente la loro visibilità nei risultati di ricerca fino a quando non dimostrano la loro autorità e qualità.
- Sanzioni manuali: Penalizzazioni applicate manualmente da Google a siti web che violano gravemente le linee guida per webmaster, come l’uso di pratiche black hat SEO o la pubblicazione di contenuti di scarsa qualità.
- Schema local business: Markup di dati strutturati utilizzato per fornire informazioni dettagliate su un’attività locale, come nome, indirizzo, numero di telefono, orari di apertura e recensioni.
- Schema.org: Iniziativa collaborativa tra i principali motori di ricerca per creare un vocabolario condiviso di markup di dati strutturati, che aiuta i crawler a comprendere meglio il contenuto delle pagine web.
- Scambio di link: Pratica di scambiare link reciproci tra due siti web per migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca. Può essere considerata una pratica black hat SEO se effettuata in modo eccessivo o innaturale.
- Scansionabilità: Facilità con cui i crawler dei motori di ricerca possono accedere e indicizzare tutte le pagine di un sito web. Una buona scansionabilità è importante per la visibilità nei risultati di ricerca.
- Scraping: Tecnica utilizzata per estrarre automaticamente dati da siti web e utilizzarli per scopi come il monitoraggio dei prezzi, la ricerca di mercato o la generazione di contenuti.
- Search engine poisoning: Tecnica malevola utilizzata per manipolare i risultati di ricerca e indirizzare gli utenti verso siti web dannosi o fraudolenti.
- Search Engine Results Pages (SERPs): Pagine dei risultati di ricerca restituite da un motore di ricerca in risposta a una query specifica.
- Secure Sockets Layer (SSL): Protocollo di sicurezza utilizzato per crittografare le comunicazioni tra un sito web e il browser di un utente, proteggendo i dati sensibili come informazioni personali e dettagli di pagamento.
- SEO: Acronimo di “Search Engine Optimization”, insieme di tecniche e strategie volte a migliorare la visibilità e il posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca organici.
- SEO black-hat: Pratiche SEO aggressive e spesso illecite, come l’uso di keyword stuffing, il cloaking o la creazione di link artificiali, che violano le linee guida dei motori di ricerca e possono portare a penalizzazioni.
- SEO grey-hat: Pratiche SEO che si collocano in una zona grigia tra le tecniche white hat e black hat, sfruttando lacune o ambiguità nelle linee guida dei motori di ricerca.
- SEO off-page: Attività SEO che si svolgono al di fuori del sito web, come la costruzione di link, le menzioni sui social media e le citazioni online, con l’obiettivo di migliorare l’autorità e la reputazione del sito.
- SEO olistica: Approccio SEO che considera tutti gli aspetti di un sito web, dall’architettura delle informazioni al contenuto, dall’esperienza utente alle prestazioni tecniche, per ottenere un miglioramento organico e sostenibile del posizionamento.
- SEO on-page: Ottimizzazioni SEO applicate direttamente alle pagine di un sito web, come la scelta delle parole chiave, la strutturazione dei tag HTML, la creazione di contenuti di qualità e il miglioramento della user experience.
- SEO white-hat: Pratiche SEO etiche e conformi alle linee guida dei motori di ricerca, che si concentrano sulla creazione di contenuti di valore, sull’ottimizzazione tecnica del sito e sulla costruzione di link naturali.
- SERP: Acronimo di “Search Engine Results Page”, pagina dei risultati di ricerca restituita da un motore di ricerca in risposta a una query specifica.
- Serviceable Available Market: Porzione del mercato totale indirizzabile che un’azienda può effettivamente raggiungere e servire, tenendo conto di fattori come la concorrenza, le limitazioni geografiche e le risorse disponibili.
- Share of voice: Percentuale di menzioni o visibilità che un brand o un sito web ha rispetto ai suoi concorrenti sui canali online, come i risultati di ricerca, i social media e le pubblicazioni di settore.
- Silo SEO: Tecnica di architettura del sito che organizza i contenuti in strutture tematiche distinte e gerarchiche, con l’obiettivo di migliorare la pertinenza e l’autorità delle pagine agli occhi dei motori di ricerca.
- Sitelink: Link aggiuntivi che appaiono sotto il risultato principale di un sito web nella SERP, indirizzando gli utenti verso pagine specifiche o sezioni rilevanti del sito.
- Sitemap: File XML o HTML che elenca tutte le pagine di un sito web, aiutando i motori di ricerca a scoprire e indicizzare i contenuti in modo più efficiente.
- Sitemap html: Mappa del sito in formato HTML, progettata per aiutare gli utenti a navigare attraverso le principali sezioni e pagine di un sito web.
- Sito mirror: Copia esatta di un sito web, ospitata su un dominio o un server diverso, utilizzata per migliorare la velocità di caricamento, la ridondanza o la distribuzione geografica del sito.
- Slug della URL: Parte di una URL che identifica una pagina specifica di un sito web, solitamente posta dopo il nome di dominio e scritta in modo leggibile e significativo.
- SMM: Acronimo di “Social Media Marketing”, insieme di strategie e tattiche utilizzate per promuovere un brand, un prodotto o un servizio attraverso i canali social, con l’obiettivo di aumentare la visibilità, l’engagement e le conversioni.
- Snippet in primo piano: Box di risultati che appare nella parte superiore della SERP, evidenziando un estratto di contenuto pertinente da una pagina web che risponde direttamente alla query di ricerca dell’utente.
- Sorgente SERP: Origine di un risultato di ricerca, che può essere organica (generata dall’algoritmo del motore di ricerca), a pagamento (annuncio pubblicitario) o proveniente da fonti speciali come Google My Business o i risultati di immagini.
- Sottocartella: Directory di livello inferiore nell’architettura di un sito web, utilizzata per organizzare e raggruppare le pagine in base a temi o categorie specifiche.
- Sottodominio: Parte di un nome di dominio che precede il dominio principale e può essere utilizzata per creare sezioni distinte di un sito web, come un blog, un negozio online o un’area riservata ai membri.
- Spam: Contenuto o attività indesiderate e invasive sul web, come commenti automatizzati, link non pertinenti o e-mail non richieste, che mirano a promuovere prodotti, servizi o siti web in modo aggressivo.
- Spamdexing: Pratiche SEO manipolative e ingannevoli, come il keyword stuffing, il cloaking o la creazione di pagine doorway, utilizzate per ottenere un posizionamento elevato nei risultati di ricerca in modo artificiale.
- Split Testing: Tecnica di ottimizzazione che consiste nel testare due o più varianti di una pagina web, di un annuncio o di un elemento di design, per determinare quale versione genera i migliori risultati in termini di traffico, engagement o conversioni.
- Sponsored: Contenuti o risultati di ricerca contrassegnati come sponsorizzati, indicando che sono stati pagati da un inserzionista per apparire in una posizione prominente o per raggiungere un pubblico specifico.
- Srcset: Attributo HTML utilizzato per specificare un insieme di immagini con diverse risoluzioni o dimensioni, consentendo ai browser di selezionare l’immagine più appropriata in base alle caratteristiche del dispositivo e alla larghezza di visualizzazione.
- Status code: Codice numerico restituito da un server web per indicare lo stato di una richiesta HTTP, come 200 (OK), 404 (Not Found) o 500 (Internal Server Error). Gli status code sono importanti per il SEO in quanto influenzano l’indicizzazione e la user experience.
- Struttura di un sito web: Organizzazione gerarchica delle pagine e delle sezioni di un sito web, che influenza la navigabilità, la scansionabilità e la distribuzione dell’autorità tra le pagine interne.
T
- Tag canonical: Tag HTML che indica ai motori di ricerca la versione preferita o canonica di una pagina web, aiutando a risolvere problemi di contenuti duplicati o URL multiple che puntano allo stesso contenuto.
- Tag H1: Tag HTML utilizzato per indicare il titolo principale di una pagina web, fornendo informazioni importanti sulla struttura e sul contenuto della pagina ai motori di ricerca e agli utenti.
- Tag header: Tag HTML (da H1 a H6) utilizzati per definire i titoli e i sottotitoli di una pagina web, creando una struttura gerarchica del contenuto e migliorando la leggibilità e la scansionabilità per gli utenti e i motori di ricerca.
- Tag noindex: Tag HTML o direttiva nel file robots.txt che indica ai motori di ricerca di non indicizzare una pagina specifica, escludendola dai risultati di ricerca.
- Tag title: Tag HTML che specifica il titolo di una pagina web, visualizzato nella scheda del browser e nei risultati di ricerca. È un elemento importante per il SEO e per l’esperienza utente.
- Tassonomia SEO: Organizzazione logica e gerarchica dei contenuti di un sito web in categorie, sottocategorie e tag pertinenti, che aiuta i motori di ricerca a comprendere la struttura e la pertinenza delle pagine.
- Tasso di conversione: Percentuale di visitatori di un sito web che completano un’azione desiderata, come l’acquisto di un prodotto, la compilazione di un modulo o l’iscrizione a una newsletter.
- Tasso di interazione (Social Analytics): Metrica che misura il livello di coinvolgimento degli utenti con i contenuti di un brand sui social media, calcolata come il rapporto tra il numero di interazioni (like, commenti, condivisioni) e il numero di impression o visualizzazioni.
- Tasso di interazione (Social Tracker): Metrica specifica di Semrush che indica la percentuale di engagement generato dai post di un brand su una piatta
- Technical SEO: Aspetti tecnici dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, che si concentrano sul miglioramento della scansionabilità, dell’indicizzazione e della user experience di un sito web, attraverso interventi su elementi come la struttura del sito, la velocità di caricamento e la gestione degli errori.
- Tempo sulla pagina: Metrica che misura la quantità di tempo che i visitatori trascorrono su una specifica pagina web prima di uscire o navigare verso un’altra pagina. Un tempo sulla pagina elevato può indicare un contenuto coinvolgente e pertinente.
- Testi anchor: Testo cliccabile di un link ipertestuale che descrive il contenuto della pagina di destinazione. I testi anchor pertinenti e descrittivi aiutano i motori di ricerca a comprendere il contesto e la rilevanza dei link.
- Testi SEO oriented: Contenuti creati con l’obiettivo di ottimizzare il posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca, incorporando parole chiave pertinenti, informazioni utili e una struttura ben organizzata.
- Testo alternativo: Attributo HTML (alt) utilizzato per descrivere il contenuto di un’immagine, fornendo informazioni ai motori di ricerca e migliorando l’accessibilità per gli utenti che utilizzano screen reader o che hanno disabilitato le immagini.
- TF-IDF: Acronimo di “Term Frequency-Inverse Document Frequency”, algoritmo utilizzato per valutare l’importanza di una parola chiave in un documento o in una pagina web, considerando la frequenza del termine nel documento e la sua rarità nell’intero corpus di documenti.
- Thin content: Pagine web con contenuti scarsi, poco originali o di bassa qualità, che offrono poco valore agli utenti e possono essere penalizzate dai motori di ricerca.
- TLD: Acronimo di “Top Level Domain”, suffisso di un nome di dominio che identifica la sua categoria o la sua giurisdizione, come .com per i siti commerciali, .org per le organizzazioni non profit o .it per i siti italiani.
- Top level domain (TLD): Vedi TLD.
- Total Addressable Market: Mercato totale potenziale per un prodotto o servizio, che include tutti i possibili clienti che potrebbero essere interessati e che hanno la capacità di acquistarlo.
- Total Blocking Time: Metrica che misura il tempo totale durante il quale una pagina web è bloccata e non risponde all’input dell’utente a causa dell’esecuzione di script o altre attività in background. Un TBT basso è importante per una buona user experience.
- Totale delle interazioni (Social Tracker): Metrica di Semrush che indica il numero totale di interazioni (like, commenti, condivisioni) generate dai post di un brand su una piattaforma social in un dato periodo di tempo.
- Traffico dagli annunci Google: Visite a un sito web provenienti da annunci a pagamento su Google Ads.
- Traffico di ricerca: Visite a un sito web provenienti dai risultati di ricerca organici dei motori di ricerca, generate dagli utenti che cercano informazioni o prodotti correlati al contenuto del sito.
- Traffico di ricerca Google: Visite a un sito web provenienti specificamente dai risultati di ricerca organici di Google, esclusi altri motori di ricerca come Bing o Yahoo.
- Traffico diretto: Visite a un sito web che non provengono da un altro sito web o da una ricerca sui motori di ricerca, ma da utenti che digitano direttamente l’URL del sito nel browser o utilizzano un segnalibro.
- Traffico organico: Visite a un sito web provenienti dai risultati di ricerca non a pagamento (organici) dei motori di ricerca, generate dalla pertinenza e dalla qualità del contenuto del sito rispetto alle query di ricerca degli utenti.
- Traffico referral: Visite a un sito web provenienti da link presenti su altri siti web, esclusi i motori di ricerca e i social media. Questi link possono essere inseriti in articoli, blog post o directory online.
- Traffico social: Visite a un sito web provenienti da piattaforme di social media come Facebook, Twitter, LinkedIn o Instagram, generate da link condivisi sui profili social del brand o dagli utenti stessi.
- Traffico stimato: Stima del numero di visite che un sito web potrebbe ricevere in base a fattori come il volume di ricerca delle parole chiave, la posizione media nei risultati di ricerca e il CTR (Click-Through Rate) stimato per ciascuna posizione.
- Transport Layer Security (TLS): Protocollo di sicurezza che cripta la comunicazione tra un sito web e il browser di un utente, proteggendo i dati sensibili come le informazioni di pagamento o i dati di accesso. HTTPS è basato su TLS.
- Trend: Tendenza o popolarità di un argomento, un prodotto o una parola chiave nel tempo, che può essere misurata attraverso strumenti di analisi delle ricerche online o dei social media.
- TrustRank: Algoritmo utilizzato dai motori di ricerca per valutare l’autorità e l’affidabilità di un sito web, basandosi sulla qualità e sulla quantità di link in entrata da altri siti web considerati affidabili.
- Tweet Listings: Funzionalità di Twitter che consente ai brand di visualizzare i propri tweet nei risultati di ricerca di Twitter quando gli utenti cercano termini specifici, aumentando la visibilità del marchio sulla piattaforma.
- Twitter Cards: Formato di tweet arricchito che consente di includere contenuti multimediali, link e call-to-action aggiuntivi, migliorando l’engagement e il traffico verso il sito web del brand.
U
- UGC: Acronimo di “User-Generated Content”, contenuti creati e condivisi online dagli utenti anziché dai brand, come recensioni, commenti, post sui social media o video. L’UGC può aumentare l’autenticità e la credibilità di un brand.
- URL (Google Ads): Indirizzo web specifico utilizzato nelle campagne pubblicitarie di Google Ads, che può includere parametri di tracciamento per monitorare le prestazioni degli annunci e il comportamento degli utenti sul sito web.
- URL (Landing page): Indirizzo web della pagina di destinazione a cui gli utenti vengono indirizzati dopo aver fatto clic su un annuncio o un link, progettata per convertire i visitatori in clienti o lead.
- URL: Acronimo di “Uniform Resource Locator”, indirizzo web univoco che identifica la posizione di una risorsa (pagina web, immagine, video) su Internet.
- URL canonica: Indirizzo web preferito o principale di una pagina, specificato attraverso il tag “rel=canonical” per evitare problemi di contenuto duplicato quando più URL possono condurre allo stesso contenuto.
- URL dinamica: Indirizzo web che include parametri o variabili che possono cambiare in base alle interazioni degli utenti o ad altre condizioni, spesso generate da database o script lato server.
- URL Rating (UR): Metrica di Ahrefs che misura l’autorità e la qualità di un URL specifico in base alla quantità e alla qualità dei link in entrata che puntano ad esso.
- User experience (UX): Esperienza complessiva di un utente durante l’interazione con un sito web o un’applicazione, che include aspetti come la facilità d’uso, la navigabilità, la velocità di caricamento e il design visivo.
V
- Visibilità: Misura della presenza e della prominenza di un sito web o di un brand nei risultati di ricerca, nei social media e in altri canali online, che può influire sulla sua capacità di attrarre traffico e generare conversioni.
- Visibilità di ricerca: Misura della presenza e della posizione di un sito web nei risultati di ricerca organici per parole chiave pertinenti, che può essere influenzata da fattori di ranking come la qualità del contenuto, l’autorità del dominio e la user experience.
- Visibilità online: Misura della presenza e della riconoscibilità di un brand su Internet, che include la sua visibilità nei risultati di ricerca, sui social media, nelle directory online e in altri canali digitali.
- Visualizzazioni: Numero di volte in cui un contenuto (pagina web, post sui social media, annuncio) viene visualizzato dagli utenti, indipendentemente dal fatto che interagiscano con esso o meno.
- Volume di ricerca: Numero medio di ricerche mensili per una particolare parola chiave o frase sui motori di ricerca, che può indicare il livello di interesse e di domanda per un determinato argomento o prodotto.
- Volatilità: Misura della variabilità o dell’instabilità dei risultati di ricerca per una particolare parola chiave nel tempo, che può essere influenzata da fattori come gli aggiornamenti dell’algoritmo, i cambiamenti nelle tendenze di ricerca o l’attività dei concorrenti.
- Volatilità della SERP: Misura della frequenza e dell’entità dei cambiamenti nelle posizioni dei risultati di ricerca per una particolare parola chiave, che può indicare un ambiente competitivo o in rapida evoluzione.
W
- Webspam: Tecniche manipolative o ingannevoli utilizzate per migliorare artificialmente la posizione di un sito web nei risultati di ricerca, come l’uso eccessivo di parole chiave, i collegamenti a schemi o la creazione di contenuti di bassa qualità.
X
- X‑robots-tag: Direttiva HTTP utilizzata per comunicare le preferenze di scansionamento e indicizzazione ai motori di ricerca a livello di pagina o di file, consentendo un controllo più granulare rispetto al file robots.txt.
Y
- YMYL (Your Money or Your Life): Acronimo utilizzato da Google per identificare i siti web o le pagine che possono influenzare la salute, la felicità, la sicurezza o la stabilità finanziaria degli utenti, e che sono soggetti a standard di qualità più elevati nelle valutazioni dei revisori umani.
Z
- Zero-Click Search: Ricerca che fornisce le informazioni necessarie direttamente nella SERP (Search Engine Results Page), senza richiedere all’utente di fare clic su un risultato per ottenere la risposta, grazie a funzionalità come i featured snippet o le risposte dirette.
Numeri e Lettere
- 200 Ok: Codice di stato HTTP che indica che una richiesta è stata completata con successo e che il server ha restituito i dati richiesti.
- 301 Redirect: Reindirizzamento permanente che indica ai motori di ricerca e ai browser che una pagina web è stata trasferita definitivamente a un nuovo URL, trasferendo tutto il “link juice” e l’autorità di ranking al nuovo indirizzo.
- 302 Redirect: Reindirizzamento temporaneo che indica ai motori di ricerca e ai browser che una pagina web è stata temporaneamente spostata a un nuovo URL, senza trasferire il “link juice” o l’autorità di ranking.
- 304 Not modified: Codice di stato HTTP che indica che una risorsa richiesta non è stata modificata dalla sua ultima versione memorizzata nella cache del browser o del server proxy, consentendo un caricamento più rapido della pagina.
- 404 Error: Codice di stato HTTP che indica che una pagina web richiesta non è stata trovata sul server, a causa di un URL errato, di un collegamento interrotto o di una pagina eliminata.
- 410 Gone: Codice di stato HTTP che indica che una risorsa richiesta non è più disponibile e che è stata intenzionalmente rimossa, a differenza di un errore 404 che suggerisce che la risorsa potrebbe essere temporaneamente non disponibile.