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Internal Linking: a cosa serve e perché è importante ottimizzare i link interni al sito web per la SEO

I link interni di un sito web sono collegamenti ipertestuali che conducono ad altre pagine dello stesso dominio. Hanno lo scopo di guidare l’utente nella navigazione del sito e accelerare il processo di scansione dei motori di ricerca.

Oltre ai collegamenti ipertestuali inseriti nel contenuto delle pagine, i link interni comprendono anche quelli nel menu di navigazione e nel piè di pagina, nei widget e nelle barre laterali, oltre a quelli verso articoli di interesse e correlati.

I collegamenti Link per essere realmente di valore per gli utenti devono essere pertinenti, di approfondimento o utili a finalizzare un’azione.

Che siano interni o esterni, è importante che siano facilmente riconoscibili e si distinguano dal testo circostante. Per cui, è meglio sottolinearli o assegnare loro un colore con un buon livello di contrasto.

Vantaggi dell’internal linking

  • Migliora la navigabilità del sito. Collegando le pagine correlate tra loro, si crea un percorso che guida gli utenti attraverso i contenuti, facilitando la navigazione e la scoperta di informazioni rilevanti. Una struttura di linking ben organizzata permette agli utenti di trovare facilmente ciò che cercano, riducendo il rischio di frustrazione e abbandono del sito.
  • Contribuisce alla distribuzione dell’autorità di link all’interno del sito. Quando una pagina riceve link da altre pagine interne, i motori di ricerca interpretano questo come un segnale di rilevanza e importanza. La pagina collegata può quindi beneficiare di un miglioramento del suo posizionamento nei risultati di ricerca. Questo effetto è amplificato quando si utilizzano anchor text pertinenti e descrittivi per i link interni, fornendo un contesto chiaro sia per gli utenti che per i motori di ricerca.
  • Riduce il tasso di rimbalzo. Aggiungendo link verso contenuti correlati e di valore, si incoraggiano gli utenti a trascorrere più tempo sul sito. Questo comportamento utente, viene interpretato dai motori di ricerca come un segnale di qualità e pertinenza, influenzando positivamente il suo posizionamento nelle SERP (pagine dei risultati di ricerca). Inoltre, un bounce rate basso indica che gli utenti trovano il sito utile e coinvolgente, aumentando così le probabilità di conversione e fidelizzazione.
  • Aiuta a stabilire una gerarchia informativa. Collegando le pagine in modo strategico, si può indicare ai motori di ricerca quali contenuti sono più importanti e come si relazionano tra loro. Una struttura gerarchica ben definita facilita l’indicizzazione e il crawling, consentendo quindi ai motori di ricerca di comprendere meglio il contesto e la rilevanza dei contenuti.
  • Prolunga la sessione degli utenti sul sito. Offrendo link pertinenti e interessanti all’interno dei contenuti, si stimola la curiosità degli utenti e si incoraggia la navigazione su altre pagine. Questo non solo migliora l’engagement complessivo, ma aumenta anche le opportunità di conversione, poiché gli utenti hanno più probabilità di interagire con call-to-action strategicamente posizionate.

Link juice (succo link): in cosa consiste

Il link juice è il valore che viene trasmesso da una pagina a un’altra attraverso i link interni o esterni. Questo valore influisce sul posizionamento delle pagine nei risultati di ricerca e può essere considerato come una sorta di “voto” o “autorità” che una pagina dona a un’altra.

Il concetto di link juice è strettamente correlato all’internal linking e svolge un ruolo importante nella SEO e serve a migliorare il PageRank, ovvero, il valore di una pagina per i motori di ricerca.

Quando si parla di posizionamento sui motori di ricerca il link juice è una definizione spesso utilizzata dai Consulenti SEO per definire il grado di influenza positiva per il motore di ricerca che un link può generare quando punta ad un determinato contenuto.

Per ottenere risultati significativi, oltre ad inserire link pertinenti è necessario linkare maggiormente le pagine e i contenuti principali.

Come inserire un collegamento ipertestuale in HTML

Per creare un collegamento link in HTML devi utilizzare i tag <a> e aggiungere l’attributo “href”. Il tag <a> indica dove inizia il collegamento ipertestuale e il tag </a> indica dove finisce. L’ attributo href indica la destinazione del collegamento.

Sintassi di base per i collegamenti ipertestuali

Ecco un esempio pratico per creare un collegamento ipertestuale in HTML:

<a href="URL_della_pagina">Testo del collegamento</a>

“URL_della_pagina” è l’indirizzo della pagina di destinazione, “Testo del collegamento” costituisce l’etichetta visibile agli utenti e l’anchor text per i motori di ricerca.

Attributi utili per i collegamenti ipertestuali

  • rel=”nofollow”: indica ai motori di ricerca di non seguire il link e di non trasmettere il link juice.
  • target=”_blank”: apre il link in una nuova finestra del browser.
  • title: fornisce un’informazione aggiuntiva sul link quando l’utente posiziona il cursore sopra il testo del collegamento.

Cosa evitare quando si ottimizzano i link

Ottimizzare i link interni è essenziale, ma è importante evitare errori comuni che potrebbero danneggiare la SEO del sito.

La parola d’ordine è buon senso! Quindi:

  • Non esagerare con il numero di link: inserire troppi collegamenti interni è una pratica che può confondere l’utente e anche il motore di ricerca.
  • Non inserire link poco pertinenti: collegare pagine non pertinenti o di scarso valore può danneggiare l’esperienza utente e compromettere la reputazione del sito.
  • Attenzione al testo di ancoraggio: utilizzare testo generico o non informativo per le ancore dei link interni (come “clicca qui” o “leggi di più”) può ridurre l’efficacia dei link dal punto di vista SEO.

Non considerare soltanto link i collegamenti ipertestuali inseriti nel corpo del testo e ricorda che ogni elemento cliccabile in tutta la pagina non è altro che un link. Per valutare il peso dei link presta attenzione ai collegamenti con attributo nofollow, quest’ultimi non vengono seguiti dai motori di ricerca e quindi non comportano benefici durante il processo di SEO Internal linking.

Come ottimizzare i Link interni in 5 Step

L’ottimizzazione dei link interni è una strategia fondamentale per migliorare l’usabilità, l’autorità e il posizionamento del tuo sito web sui motori di ricerca.

Ecco cinque best practices per ottimizzare efficacemente i tuoi link interni:

  1. Struttura gerarchica chiara: organizza il tuo sito in una struttura ad albero, dove le pagine principali (categorie) si ramificano in pagine secondarie (sottocategorie) e così via. Questa struttura facilita la navigazione e aiuta i motori di ricerca a comprendere la relazione tra le pagine.
  2. Anchor text descrittivi e pertinenti: inserisci anchor text pertinenti, in grado di descrivere il contenuto della pagina di destinazione. Evita l’uso di termini generici come “clicca qui” o “leggi di più”, in quanto non offrono alcun valore informativo.
  3. Link logici e rilevanti: crea collegamenti tra pagine correlate per migliorare l’esperienza utente e aumentare il tempo di permanenza sul sito. Ad esempio, puoi collegare un articolo del blog a un prodotto correlato o a un altro articolo sullo stesso argomento.
  4. Concedi il giusto valore alle pagine del sito: identifica le pagine più importanti del tuo sito (landing page, pagine di prodotto, ecc.) e assicurati di collegarle frequentemente dalle altre pagine, per aumentarne la visibilità e l’autorità.
  5. Monitora lo stato di salute dei link: analizza regolarmente i link interni del tuo sito per individuare link rotti o obsoleti e correggerli.

 

Verificare link interni

Trovare i link interni non funzionanti (Link rotti)

Sono definiti link non funzionanti i link che puntano verso un’altra pagina del sito che non è disponibile e restituisce un errore 404.

Per trovare e correggere i link non funzionanti puoi utilizzare alcuni strumenti come Analytics, Search Console, o Screaming Frog SEO Spider. Inoltre se stai utilizzando WordPress puoi avvalerti del plugin “Broken link Checker”.

Come scovare i link rotti con:

  • Google Analitycs: Accedi al tuo account e fai clic sulla scheda Comportamento > Contenuto del sito > Tutte le pagine;
  • Google Search console: Accedi al tuo account e fai click sulla Scheda Indice > Copertura > Esclusa > Non trovata (404);
  • Screaming Frog SEO Spider: 1) Attiva il filtro ” scansiona gli identificatori di frammento” in  > Configurazione > SEO Spider > Avanzate. 2) Scansiona il sito web > Fai click sulla scheda URL > Seleziona “Segnalibro non funzionante “> Visualizza l’origine dei link rotti utilizzando la scheda ‘link in entrata’;
  • Plugin WordPress Broken Link Checker: Installato il plugin, i collegamenti interrotti, se presenti, verranno visualizzati in una nuova scheda del pannello di amministrazione di WordPress > Strumenti > Collegamenti interrotti.

Cosa fare quando trovi link rotti? Semplice! Sistemali oppure segui le indicazioni Reindirizzamenti Google su come effettuare un redirect 301.

Come correggere i link rotti

Una volta individuati i link non funzionanti, è importante correggerli per migliorare l’esperienza utente e la SEO del sito:

  1. Aggiorna o rimuovi i link non funzionanti: se un link interno punta a una pagina che non esiste più o è stata spostata, è necessario aggiornare l’URL o rimuovere il link.
  2. Redireziona le pagine eliminate o spostate: applica i redirect 301 per indirizzare gli utenti e i motori di ricerca dalla vecchia URL alla nuova, preservando così il valore del link juice.
  3. Verifica le URL: assicurarsi che le URL dei link interni siano corrette e non contengano errori di digitazione o sintassi.
Leonardo Spada

Web Designer & Consulente SEO Freelance. Mi occupo di Web Design e posizionamento su Google per diverse realtà aziendali e liberi professionisti curando nei minimi particolari il progetto web dalla pianificazione alla realizzazione.